Il Diario dell’autotrapianto

Il paziente, che è stato visitato in precedenza ed ha avuto tutte le informazioni necessarie, arriva in clinica verso le ore 8 del giorno stabilito.
Se non ha avuto tempo di fare gli esami ematici, li può fare direttamente nel laboratorio di analisi della clinica, che comunica i risultati in pochi minuti. Lo stesso vale per l’ECG.
Poi nella camera a sua disposizione si cambia e fornisce tutti i suoi dati aduna assistente per compilare la cartella clinica ed i vari moduli per la privacy, consenso informato, consenso all’anestesia locale ecc.

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Uno degli anestesisti intanto viene a controllare le sue condizioni generali e si accerta ancora una volta che non soffra di qualche patologia o allergia a farmaci o a anestetici locali.
Può quindi entrare nel blocco operatorio (per accedervi da oltre un anno è obbligatorio esibire un esame tampone nasofaringeo negativo per ricerca Sars-Cov-2 da effettuare 72 ore prima) dove in uno spazio riservato possiamo evidenziare con cura le zone da infoltire e disegnare,d’accordo con il paziente, la linea fronto temporale. É determinante potere ricostruire l’attaccatura frontale in modo naturale,che tenga conto dell’età e della conformazione del viso. In questa fase risulta utile studiare diverse opzioni che analizziamo con il paziente sull’ipad. Quindi definiamo la strip da rimuovere tagliando i capelli nella zona delimitata.
Qualche volta ne lasciamo una parte lunghi 4 o 5 mm, cosí quando inseriamo i follicoli abbiamo già una proiezione di come sarà l’infoltimento. Anche se la parte esterna dello stelo è destinata a cadere con le croste dopo un paio di settimane, per il paziente è una sensazione di grande fiducia.

Il processo rigenerativo

Il processo rigenerativo

Alcuni capelli trapiantati per la verità continuano a crescere grazie alle cellule staminali mesenchimali che riusciamo ad ottenere dall’endotelio dei capillari del tessuto adiposo della zona donatrice, che di solito viene scartato. Inserite nella zona del trapianto possono migliorare non solo la cicatrizzazione ma anche stimolare processi rigenerativi.

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L'anestesia

Per l’anestesia locale pratichiamo lungo tutta la strip piccoli pomfi di carbocaina (tamponata con bicarbonato per evitare la sensazione di bruciore). Quindi il paziente entra in una delle sale operatorie, già predisposta per l’autotrapianto, dove viene monitorato. Tralasciamo la descrizione di tutte le attrezzature e strumenti, alcuni studiati ad hoc dopo anni di esperienze e che vengono reperiti solo in USA.

É interessante invece far notare un particolare del lettino dove si svolgerà la prima parte dell’intervento. Il paziente prono si sdraia su cuscini speciali che prenderanno gradatamente la forma del suo corpo. Lo stesso per il viso. Anche se la parte della rimozione della strip è abbastanza veloce (di solito 20-25 minuti), questo comfort, risulta sempre molto apprezzato.

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La linea della sutura

Terminata la rimozione della strip,in corrispondenza della quale vengono applicati delle suture interne ed esterne (quest’ultime cadranno da sole dopo una decina di giorni), comincia la fase delle incisioni e poi delle inserzioni di tutte le Unita Follicolari.

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La seconda parte dell'intervento

La seconda parte dell'intervento

Il paziente può mettersi comodamente supino e a questo punto può scegliere se farsi somministrare dall’anestesista una blanda sedazione, grazie alla quale passerà le due o tre ore successive in una specie di dormiveglia, oppure sentire musica o parlare con noi. Mi raccomando sempre (inutilmente) di evitare di parlare di calcio perchè il cardiofrequenzimetro è già andato diverse volte in allarme appena il paziente scopre che qualcuno di noi è di fede calcistica avversa….

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Le unità follicolari

Mentre le assistenti sono impegnate ai microscopi stereoscopici a sezionare con la massima cura la strip in tanti singoli follicoli o unità follicolari, che vengono conservati in liquidi speciali e in contenitori refrigerati, inizia la fase delle incisioni.

La fase cruciale

Contrariamente a quanto si possa immaginare,praticare qualche migliaio di incisioni è certamente un movimento ripetitivo e quasi automatico, ma rappresenta anche la fase più cruciale dell’intervento, dove il chirurgo può esprimere la sua creatività.
Abbiamo a disposizione una serie infinita di microlame dalle dimensioni e angoli più disparati e in aggiunta, quando il tipo di cute lo consente, possiamo utilizzare anche micropunches al titanio del diametro di 0.6-0.7 mm, che devono essere angolate esattamente.

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La ricostruzione

Per la ricostruzione della linea fronto temporale possiamo disporre del più sofisticato microscopio operatorio Head-Mounted in circolazione, autofocus che permette la visione attraverso una telecamera per correggere i difetti di parallasse e puó essere collegato a uno o più monitors esterni per la videoregistrazione.

Il team

Per la fase delle inserzioni occorre disporre di un buon team di assistenti, esperte ed affiatate. Anche fra loro c’è chi preferisce micropinze angolate oppure straight, con punte o no superfine al titanio, jeweler style piuttosto che Micro corneal suturing, e così via.

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Alla fine dell'intervento

Alla fine dell'intervento

Finito l’intervento applichiamo una garza speciale sulla zona trapiantata e quindi una benda elastica soft da tenere tutta la notte, in modo che il paziente possa dormire come vuole senza timore di danneggiare il trapianto. Questa benda potrà rimuoverla il mattino successivo anche da solo: gli forniamo tutto quanto serve per farlo in una specie di kit dove sono comprese anche le sacche di soluzione fisiologica. Di solito il paziente prima di tornare a casa aspetta almeno un paio d’ore nella sua camera, dove può consumare un pasto se lo desidera. In caso di sedazione suggeriamo sempre al paziente di farsi accompagnare.

Le camere della clinica

Le camere della clinica

Oppure, se viene da lontano, può rimanere per la notte in una delle confortevoli camere della clinica stessa, dove potrà apprezzare la nostra ospitalitá e la privacy più totale.

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Il giorno successivo

Il giorno successivo il paziente potrà rimuovere da solo la medicazione ed applicare una benda a metà fronte, per evitare che la soluzione dell’anestesia diluita possa scendere per gravità e provocare un edema alle palpebre.
Durante il post-intervento il paziente rimane sempre in contatto con il Dr. Lavezzari mediante videochiamate ed invia periodicamente le foto del decorso.

I punti di sutura

I punti di sutura esterni ( in Vicryl Rapid 4/0 ) si rilasciano spontaneamente.

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Il post-intervento

Durante il post-intervento il paziente rimane sempre in contatto con il Dr. Lavezzari mediante videochiamate ed invia periodicamente le foto del decorso.

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Clinica Le Betulle – Viale Italia 36 – 22070 Appiano Gentile (Co) -Italia
Clinica Isber – Via Sonzini 8 – 21100 Varese – Italia

Dr Med Emilio Lavezzari
Tel: 0041-79-4710331
Tel: 0039-335-6129428

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